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giovedì 11 novembre 2010

Home From Home, il diario: vi presentiamo Henry Oyhenart III

Henry Oynehart II, electric model, courtesy JAMESPLUMB

Tentiamo una definizione assoluta per ridefinire una casa indimenticabile nella memoria di chi la visita o la vive? Secondo noi, deve essere nomade, post-punk, curiosa e proattiva verso tutti gli scarti. Certo, poi, occorrono tonnellate di poesia, di quella di ottima fattura, da disseminare ogni dove per avere successo, se si sceglie di ridefinire una casa con questo vocabolario.



"In questa riscrittura per noi conta l'amore per noi stessi, per l'intorno e per ognuno dei nostri ospiti, per tutto quello che resta fuori le mura, amore per ciò che esibiamo, usiamo, conserviamo, restauriamo e riassembliamo, ripensiamo, ri-lavoriamo, in una parola salviamo dall'essere dimenticato" afferma il duo JAMESPLUMB subito dopo aver terminato l'ultimo shooting con due magazine internazionali (Elle Decoration, Wallpaper) che scriveranno estensivamente di Home From Home nei loro numeri di Gennaio 2011 . Laboratorio e mostra, si svolge dal 15 ottobre al 15 dicembre allo Spazio Rossana Orlandi in collaborazione con Diana Marrone, la loro pr e agente.
Stanno lavorando su diversi pezzi all'inizio della loro terza settimana di workshop (la mostra inaugura il 22 novembre, lunedì, mentre i designer continueranno a produrre pezzi anche dopo l'apertura). Il work in progress è visitato da curiosi clienti, amanti dell'arte e un buon numero di stampa nazionale e internazionale. 
Oggi vogliamo presentarvi, senza farvelo ancora vedere, Henry Oyhenart III, terzo pezzo di una serie chiamata Monuments to the Anonymous, preceduto da Henry Oyhenart II (foto) che è stato in mostra a From This Day Forward (Fuorisalone 2010).

I designer londinesi stanno lavorando con una vecchia e piccola fornacella, sperimentando un decoro fatto di fili di seta che copre le sottili e rugginose pareti interne. Sia la fornacella che la seta provengono dall'Archivio Orlandi: con una rapida, pervasiva scrittura letteraria applicata all'arredo, la fornacella scartata e dimenticata potrebbe diventare un centro-stanza per le nostre sale da pranzo, un sottile e meraviglioso pezzo sculturale e funzionale. Che faccia casa ai nostri immaginari od a un uccello scappato, un pezzo luminoso con molte vite ancora da vivere. 

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